RETE SCUOLE GREEN
Educare gli studenti alla cura e alla tutela attiva dell’ambiente, sviluppando progetti e promuovendo comportamenti per ridurre il proprio impatto ambientale. È la missione delle scuole green in Italia, 300 circa, che comunicano tra loro e condividono progetti, eventi, sperimentazioni attraverso la Rete scuole green. Si lavora in autonomia ma si fa sistema. E soprattutto si educano i ragazzi a partecipare e condividere le buone pratiche. L’impegno naturalmente coinvolge tutti, i dirigenti, i docenti, gli studenti e le famiglie. Ecco gli obiettivi che si pone la Rete:
- Ridurre, fino ad eliminare, l’uso di bottiglie di plastica, sostituendole con borracce e distributori d’acqua;
- Promuovere e rispettare la raccolta differenziata all’interno dei locali dell’istituto;
- Promuovere il riciclo e riuso dei materiali di uso quotidiano;
- Incrementare i processi di dematerializzazione;
- Incrementare l’utilizzo di prodotti per le pulizie biodegradabili;
- Promuovere percorsi di divulgazione scientifica, organizzando incontri con esperti in ambito ecologico e climatologico;
- Promuovere incontri con la Protezione Civile per informare la comunità scolastica sui comportamenti di prevenzione in previsione di eventi metereologici estremi;
- Coinvolgere gli studenti nella cura degli spazi verdi delle scuole.
Al centro del progetto educativo l’Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
RE.NI.SA RE. NI. SA Re( rete) Ni(nazionale istititi) SA( STATALI AGRARI)
ORCHESTRE VERTICALI-RETE REGIONALE
Rete di orchestre verticali territoriali junior formate dagli studenti dei licei musicali e delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale di tutta la Campania
MOVIMENTO DELLE PICCOLE SCUOLE
Home - Piccole Scuole (indire.it)
Il Movimento delle Piccole Scuole riunisce gli istituti scolastici situati nei territori geograficamente isolati e con un esiguo numero di studenti.
MOVIMENTO DELLE AVANGUARDIE EDUCATIVE
Avanguardie Educative - Le scuole (indire.it)
Il Movimento è una comunità di pratica ‘in crescendo’ che aumenta di anno in anno il suo contingente: dal 2014 Avanguardie educative conta oltre 1280 istituti tra scuole capofila delle Idee e scuole adottanti che stanno sperimentando una o più di una delle Idee. A queste si aggiungono numerose scuole polo che assicurano a livello regionale – insieme ad esperti formatori presenti sul territorio di pertinenza – un’articolata serie di attività di informazione, formazione, diffusione e sostegno alle scuole del Movimento e ai processi d’innovazione.
Spazio Flessibile (Aula 3.0)
L’aula di tipo tradizionale, dotata di cattedra, lavagna di ardesia e banchi disposti in file, ha progressivamente accolto al suo interno tecnologie di varia natura, che sono diventate il terzo elemento dell’interazione tra docenti e studenti. Oggi le aule più avanzate vanno oltre questa logica e includono anche l’utilizzo di device mobili che consentono il superamento della stessa dimensione fisica dell’aula e l’accesso ad ambienti di lavoro collocati nello spazio virtuale. L’aula si dota di una sorta di “doppio” in cui si svolgono attività complementari e profondamente diverse da quelle di classe, riconfigurando la sua organizzazione in termini di apertura verso l’esterno, ma che modifica anche il suo assetto in senso propriamente fisico, tramite modifiche evidenti alla disposizione degli arredi. Il tutto per favorire una didattica innovativa, che privilegia approcci laboratoriali e collaborativi.
L’idea-base della «flipped classroom» è che la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di facilitatore, il regista dell’azione didattica.
Nel tempo a casa viene fatto largo uso di video e altre risorse digitali come contenuti da studiare, mentre in classe gli studenti sperimentano, collaborano, svolgono attività laboratoriali.
A tutti gli effetti il «flipping» è una metodologia didattica da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe.
È importante che il tempo ‘guadagnato’ in classe grazie al flipping venga usato in maniera ottimale e che le risorse utilizzate dallo studente nel tempo a casa siano di qualità elevata, oltre ad essere calibrate sul livello di conoscenza fino a quel momento raggiunto dal giovane. Una libreria di contenuti integrata con video online vagliati in base a qualità e accessibilità è il miglior punto di partenza per ottenere un buon risultato finale.
TEAL
Il «TEAL» (Technology Enhanced Active Learning) è una metodologia didattica che vede unite lezione frontale, simulazioni e attività laboratoriali su computer per un’esperienza di apprendimento ricca e basata sulla collaborazione.
La classe TEAL prevede una serie di strumenti tecnologici da utilizzare in spazi con specifiche caratteristiche (ad es. ampiezza, luminosità, ecc.), con arredi modulari e quindi facilmente riconfigurabili a seconda delle necessità: spazi e tecnologie sono interconnessi.
Il protocollo TEAL prevede un’aula con postazione centrale per il docente; attorno alla postazione sono disposti alcuni tavoli rotondi che ospitano gruppi di studenti in numero dispari. L’aula è dotata di alcuni punti di proiezione sulle pareti ad uso dei gruppi di studenti.
Per favorire l’istruzione tra pari, i gruppi sono costituiti da componenti con diversi livelli di competenze e di conoscenze. Il docente introduce l’argomento con domande, esercizi e rappresentazioni grafiche. Poi ogni gruppo lavora in maniera collaborativa e attiva con l’ausilio di un device per raccogliere informazioni e dati ed effettuare esperimenti o verifiche.